Settimana da record per il fotovoltaico in Italia e Francia, ma i prezzi dell’energia restano comunque alti.
Il 9 luglio, l’Italia ha raggiunto la sua massima produzione solare di sempre: 161 GWh in un solo giorno. La Francia ha fatto anche meglio il giorno successivo, toccando i 173 GWh. Numeri importanti, che testimoniano il ruolo sempre più centrale del fotovoltaico nella generazione elettrica europea.
Eppure, nonostante l’aumento della produzione da rinnovabili e una domanda in calo (in Italia -12% rispetto alla settimana precedente), il mercato italiano continua a segnare i prezzi medi più alti d’Europa: 108,38 €/MWh. Mentre il Nord Europa si registra come più flessibile e con più capacità di stoccaggio, infatti ha una media settimanale di appena 33,54 €/MWh.
Il contrasto è evidente, noi produciamo di più, consumiamo meno, ma i prezzi restano alti. Segno che non basta generare energia pulita, ma è necessario un sistema in grado di gestirla, conservarla e valorizzarla. Accumuli, digitalizzazione, contratti PPA flessibili e integrazione tra tecnologie diverse sono le leve per rendere il sistema più resiliente e competitivo.
Il fotovoltaico, da solo, non è più sufficiente. Serve pensarlo come parte di un ecosistema energetico capace di funzionare in equilibrio, 24 ore su 24.
