In un contesto in cui la Commissione europea ha raccomandato di ridurre del 90% le emissioni nocive da qui al 2040 e Parlamento e Consiglio hanno trovato un accordo su un provvedimento che intende promuovere la produzione di tecnologie pulite si registra un crollo del peso di carbone e gas.
Nel 2023 – secondo di dati pubblicati dal think tank Ember – il calo è stato del 26% per il carbone e del 15% per il gas.
Le fonti rinnovabili, invece, aumentano il loro peso specifico con un positivo effetto sulla riduzione delle emissioni di gas serra del settore elettrico (-19%): una flessione che supera anche quella registrata nel 2020 (-13%), l’anno del Covid e dei lockdown.
Eolico e solare hanno prodotto il 27% dell’elettricità della Ue nel 2023. Con un aumento del 13%, l’eolico è salito al 18% del mix, ovvero 475 TWh, pari alla domanda totale di generazione della Francia.
Nel complesso, le rinnovabili hanno superato per la prima volta il 40% dell’energia elettrica della Ue, raggiungendo il 44%, grazie anche al rimbalzo dell’idroelettrico (12% del totale), dopo il difficile 2022.
Sommando il nucleare (23% del totale), le fonti pulite superano i due terzi del mix. Resta ancora lontano il target fissato dal piano hashtag#REPowerEU: 72% della generazione elettrica da fonti rinnovabili entro il 2030!